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Si è svolta domenica 20 ottobre 2024 a Roma una partecipata assemblea nazionale di tutta la sinistra di classe, nella quale si è formalmente costituito il “Comitato 1° giugno” per il sostegno al Referendum totalmente abrogativo della legge Calderoli sull’AD. Negli interventi delle numerose forze sociali, politiche e sindacali, si è sostenuta la necessità di una battaglia referendaria chiara e determinata, la cui peculiarità si basa sull’abrogazione totale della legge 86/24 e sulla messa in discussione dell’attuale strapotere regionale, fino a rimettere mano allo stesso Titolo V° Costituzione, così come è stato modificato dalla improvvida riforma del 2001. Nell’intervento del compagno Tucci, in rappresentanza del PCI, si è sottolineato come l’AD non può essere contrastata isolatamente, ma va combattuta insieme al progetto di premierato, al DDL Sicurezza e alla riforma sull’autonomia della magistratura. Infatti, se si uniscono i puntini, si disvela il disegno eversivo di queste quattro controriforme, volute da un Governo erede del neofascismo e che rappresentano un ribaltamento formale e sostanziale dei principi e delle regole della nostra Costituzione antifascista. Una Costituzione mai veramente condivisa da chi era dall’altra parte e che si vuole oggi sostituire con una nuova legge fondamentale, più simile al Piano di rinascita democratica di Licio Gelli che alla nostra, mai completamente attuata, Carta del 48!

Si è anche deciso di organizzare da subito una serie di assemblee che debbono portare ( in attesa delle decisioni della Consulta) ad una manifestazione nazionale, in perfetta continuità con il 1°giugno, che rilanci la battaglia politica, intrapresa da una vasta area frontista a della Sinistra di classe, contro le politiche sociali, economiche e istituzionali del Governo Meloni, che, insieme al sostegno alle guerre e alla totale mancanza di una politica ambientale e di un piano di contrasto al dissesto idro-geologico, sta portando il Paese sempre più nel baratro.